La legge di bilancio 2023 (L. 197/2022) ha fissato al 30/09/2023 la nuova data limite per la consegna dei beni materiali 4.0 prenotati entro il 31/12/2022 per beneficiare delle maggiori aliquote di credito di imposta previste nel 2022.
Si tratta di una proroga fortemente voluta dalle imprese, in considerazione di un mutato contesto internazionale. Il conflitto in Ucraina, la crisi energetica, la scarsa disponibilità delle materie prime e le difficoltà nella circolazione delle merci a livello globale hanno condizionato la produzione in quasi tutti settori.
Il Ministero delle imprese aveva già anticipato che uno slittamento al 31/12/2023 avrebbe trovato posto all’interno del decreto Milleproroghe, poi smentito dalle vicende legislative che hanno caratterizzato la fine dell’anno. Infatti non vi è menzione della proroga all’interno del Decreto, cosa che invece avviene all’interno della Legge di Bilancio. Le imprese devono quindi accontentarsi di un po’ di confusione in più e di una data ultima che lascia meno spazio rispetto alle aspettative generate.
Quali sono le imprese coinvolte da questa proroga?
Sono quelle che entro il 31/12/2022 hanno prenotato dei beni materiali 4.0 e che, così facendo, si sono assicurate le stesse aliquote di credito di imposta del 2022. Non poca cosa, considerando che nel 2023 tali aliquote verranno ridotte fino ad essere dimezzate.
Ricordiamo che i beni materiali 4.0 prenotati nel 2022 (di cui all’allegato A della legge 232/2016) si hanno solo in caso di ordine accettato dal venditore e pagato per il 20% a titolo di acconto entro il 31/12/2022.
Aliquote del credito d’imposta 2022 vs 2023
Le aliquote del credito d’imposta spettanti alle imprese che hanno effettuato investimenti e a quelle che hanno prenotato investimenti nel 2022 ottenendo la consegna del bene entro la data prorogata del 30/09/2023, sono le seguenti.
40% per quota investimenti beni materiali fino a 2,5 milioni di euro
20% quota investimenti beni materiali superiori 2,5 e fino a 10 milioni di euro
10% quota investimenti beni materiali superiori 10 e fino al tetto massimo di 20 milioni di euro
Le imprese che hanno effettuato e effettueranno investimenti nel 2023 e quelle che hanno prenotato il bene entro il 31/12/2022 non ottenendo la consegna del bene entro la data prorogata del 30/09/2023, sono le seguenti.
20% per quota investimenti beni materiali fino a 2,5 milioni di euro
10% quota investimenti beni materiali superiori 2,5 e fino a 10 milioni di euro
5% quota investimenti beni materiali superiori 10 e fino al tetto massimo di 20 milioni di euro
Queste considerazioni sono valide fino a nuovi interventi normativi che potrebbero intervenire nel corso dell’anno.
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