Dal 17 Dicembre 2023 anche le aziende private che hanno 50 o più dipendenti hanno l’obbligo di attivare strumenti per la denuncia delle irregolarità sul luogo di lavoro. Stiamo parlando di Wistleblowing, alla lettera “soffiare il fischietto”.
In questo articolo vedremo nel dettaglio chi è obbligato ad attivare la piattaforma, chi può segnalare, cosa può segnalare e quali sono le tutele nei suoi confronti.
Se sei un soggetto obbligato, puoi mettere la tua impresa subito al riparo di sanzioni con ACARA, la piattaforma di Wistleblowing progettata dal nostro partner Net Patrol.
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Novità Normative sul Whistleblowing in Italia
L’Italia ha recentemente introdotto importanti modifiche normative in materia di whistleblowing, con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 24/2023. Questo nuovo quadro regolamentare, attuativo della direttiva europea 2019/1937, unifica e dettaglia le procedure di segnalazione e le tutele per i segnalanti in ambito sia pubblico che privato. Il decreto è operativo dal 30 marzo 2023, ma le sue disposizioni sono diventate effettive con date diverse in funzione al settore di appartenenza e alla dimensione dell’azienda:
- più di 250 dipendenti: dal 15 luglio 2023
- più di 50 dipendenti: dal 17 dicembre 2023
- qualsiasi dimensione con un modello organizzativo 231: dal 15 luglio 2023
- tutti gli enti pubblici dal 15 luglio 2023
Cos’è il Whistleblowing
Il whistleblowing consiste nella rivelazione spontanea da parte di un individuo, detto segnalante, di un illecito o di un’irregolarità commessa all’interno dell’ente del quale lo stesso sia stato testimone nell’esercizio delle proprie funzioni. Il segnalante può essere un dipendente o una terza parte. La nuova normativa italiana offre protezione a chi effettua la segnalazione (il whistleblower), ai facilitatori, ai colleghi e ai familiari del segnalante, garantendo l’anonimato e prevedendo canali specifici per le segnalazioni interne, esterne o tramite divulgazione pubblica.
Soggetti obbligati
Nel settore privato sono obbligate le imprese che hanno le seguenti caratteristiche:
- hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato
- rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’UE in materia di servizi, prodotti e mercati finanziari, prevenzione del riciclaggio e finanziamento del terrorismo, sicurezza dei trasporti e tutela dell’ambiente, a prescindere dal numero di lavoratori impiegati
- rientrano nell’ambito di applicazione del D. Lgs. 231/2001 e hanno adottato un modello organizzativo, a prescindere dal numero di lavoratori impiegati e dal settore di appartenenza
Chi può aprire una segnalazione
Come abbiamo già anticipato, il segnalante (whistleblower) può essere sia un dipendente che un terzo. Tra questi ultimi:
- Lavoratori autonomi
- Lavoratori o collaboratori di fornitori
- Liberi professionisti e consulenti
- Volontari e tirocinanti, retribuiti e non retribuiti
- Azionisti e persone con amministrazione, direzione, vigilanza o rappresentanza
- Candidati
- Lavoratori in prova
- Ex lavoratori
Eventi che possono essere segnalati
Sono tutti i comportamenti, atti od omissioni, fatti illeciti commessi nel contesto lavorativo.
Elenchiamo alcuni esempi:
- Accessi indebiti agli applicativi informatici, anche mediante l’uso di credenziali di altri lavoratori.
- Utilizzo improprio di istituti lavorativi a tutela del dipendente, come malattia, congedi e permessi sindacali.
- Irregolarità nell’ attestazione delle presenze in ufficio.
- Corruzione negli appalti pubblici, corruzione tra privati, riciclaggio.
- False dichiarazioni.
- Violazione delle norme ambientali.
Cosa accade in caso di segnalazione
La procedura prevede delle tempistiche molto precise, sempre nella tutela del segnalante:
- entro 7 giorni: l’incaricato deve rilasciare un avviso di ricevimento al segnalante e ove necessario chiedere integrazioni; deve poi mantenere le interlocuzioni e dare diligente seguito. Entro lo stesso termine, se la segnalazione è pervenuta ad un soggetto non competente, l’incaricato deve averla inoltrata al corretto destinatario.
- entro 3 mesi: l’incaricato deve fornire riscontro al segnalante
Il ruolo dell’Anac
Il whistleblower ha la possibilità di portare la sua segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione, ma solo nei seguenti casi:
- lo strumento di segnalazione interno non ha portato ad alcun riscontro,
- vi è il fondato motivo di ritenere che la segnalazione interna presenti rischi, anche di ritorsione, così alti, da sconsigliarne l’utilizzo.
- l’illecito può costituire un pericolo imminente per l’interesse pubblico.
Anac raccoglie le segnalazioni, e le sottopone ad un attento vaglio, proprio per verificare l’effettiva ritorsività delle misure adottate e, solo in questo caso, interviene.
Impatti Positivi dell’Adozione del Whistleblowing nelle Aziende
L’introduzione di canali di whistleblowing comporta numerosi benefici per le aziende, tra cui:
- Miglioramento della governance e della compliance: Fornisce un meccanismo chiaro per rilevare e gestire potenziali irregolarità, migliorando la conformità alle normative.
- Rafforzamento della cultura aziendale: Promuove un ambiente di lavoro etico e trasparente, in cui i dipendenti si sentono protetti e valorizzati.
- Prevenzione di rischi legali e finanziari: La tempestiva identificazione e gestione delle segnalazioni può prevenire conseguenze legali e danni reputazionali.
- Aumento della fiducia: Dimostrare impegno nella tutela dei dipendenti e nella lotta contro illeciti rafforza la fiducia interna e l’immagine aziendale.
Strumenti per l’automazione delle procedure di Whistleblowing
La nuova normativa sul whistleblowing rappresenta un importante passo avanti per la protezione dei lavoratori e l’integrità delle imprese in Italia. La sua implementazione attraverso strumenti adeguati non solo garantisce la conformità ma apporta miglioramenti tangibili alla cultura organizzativa e alla sicurezza aziendale.
Il mercato offre diverse soluzioni tecnologiche che automatizzano il processo di segnalazione, garantendo la conformità con il GDPR, la sicurezza dei dati e l’anonimato dei segnalanti. Questi strumenti facilitano la gestione delle segnalazioni, l’analisi e il follow-up, contribuendo all’efficienza e alla trasparenza aziendale.
ACARA – piattaforma per il Wistleblowing by Net Patrol
CCG propone ai suoi clienti la piattaforma di Wistleblowing ACARA, sviluppata dal nostro Partner Net Patrol con un approccio incentrato sulla privacy & security by design.
ACARA consente di gestire segnalazioni anonime o riservate, proteggendo le informazioni aziendali e promuovendo la cultura della legalità.
ACARA assicura una transizione rapida e conforme alle nuove disposizioni di legge. Il centro segnalazioni è personalizzabile in funzione alle caratteristiche e agli obiettivi delle imprese: è infatti possibile decidere quali sono i criteri per ricevere una segnalazione e attribuire ruoli e privilegi da assegnare agli operatori che gestiranno le segnalazioni.
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