All’interno della rubrica Meet the Team intervistiamo Marco Paschetto, non solo tra i fondatori della società che nel 2018 ha dato il via al progetto Coworking Consulting Group, ma oggi anche Presidente della stessa. Dottore Commercialista, Revisore legale dei conti, attestatore, curatore fallimentare, OCC, liquidatore, formatore in materia fiscale: queste le professionalità offerte dallo Studio Commercialista Paschetto di cui parleremo nella nostra intervista.
Marco, partiamo dalla sua attività di insegnamento. Quando ha maturato questa vocazione e che ruolo riveste nel suo percorso professionale?
Appena laureato, ebbi la possibilità di svolgere il dottorato di ricerca in Scienze Aziendali presso l’Università di Udine, conseguito poi nel 2006. L’ambiente scientifico–universitario mi ha sempre interessato.
Successivamente ho avuto modo di essere invitato a partecipare come docente per alcuni corsi post–laurea presso enti di formazione. Visti i riscontri positivi, l’attività di insegnamento si è intensificata su materie contabili e fiscali, in virtù anche dell’esperienza sul campo che stavo maturando come dottore commercialista. Da qui è iniziata una collaborazione con alcuni enti di formazione specialistica che dura ormai da oltre una decina di anni.
Sono poi stato designato come docente per la parte giuridico-fiscale dei corsi di “Imprenderò”, nati per incentivare l’avvio di Start up e formare/informare le persone interessate ad avviare nuove attività economiche.
Lavorare con i ragazzi è sempre estremamente motivante. La formazione a distanza per natura rende i rapporti più distaccati, ma durante le mie lezioni cerco comunque un clima disteso. Spesso i ragazzi mi riferiscono che i loro sogni notturni sono popolati dai miei esercizi: confido sia per la complessità della materia e non per la severità del docente…
Il suo campo di specializzazione è la crisi d’impresa: quando entra in campo lo Studio Commercialista Paschetto e con quale ruolo?
La “crisi di impresa” è un argomento che ho iniziato a sviluppare ancora dai tempi in cui svolgevo la pratica come dottore commercialista. Quando è giunto il momento di orientare la mia attività professionale verso un ambito di specializzazione, ho nuovamente scelto questa strada. Anzi, l’ho scelta due volte: sia come ausiliare nominato dal Tribunale, sia come professionista che assiste l’azienda nelle diverse fasi della crisi. Così è nato lo Studio Commercialista Paschetto.
La crisi d’impresa è ora oggetto di ridefinizione normativa. Quali saranno le novità?
La redazione del nuovo codice della crisi, di cui al Decreto Legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, ancora in fase di introduzione nel nostro ordinamento, cambierà il modo di concepire la crisi dell’impresa. Infatti è sempre più marcata la volontà del legislatore di salvaguardare le aziende prima di arrivare alla crisi. Sostanzialmente avremo un sistema volto a “prevenire prima di curare”.
C’è da dire che il contesto socio-economico che anticipa l’entrata in vigore della legge è caratterizzato da evidente instabilità. La pandemia e le relative misure restrittive introdotte stanno facendo sì che molti soggetti siano entrati o entreranno in situazioni di crisi.
Sarebbe auspicabile uno slittamento o addirittura una modifica del codice della crisi. E’ probabile infatti che questa normativa non sarà di aiuto alle aziende, trovandosi queste già in crisi a causa di fattori esterni.
Nell’attività dello specialista in crisi d’impresa quanto è rilevante la capacità di lavorare in team?
Partiamo dal presupposto che le imprese sono divenute strutture sempre più articolate e complesse. Il singolo consulente, per quanto esperto, ha bisogno di relazionarsi continuamente con specialisti per poter gestire in modo professionale tutti gli aspetti della crisi.
Facciamo l’esempio di una ristrutturazione aziendale dove è richiesto di intervenire sulla forza lavoro. In questo caso potrebbe essere necessario interpellare una esperto del settore come il consulente del lavoro, soggetto in possesso di competenze specifiche che devono sommarsi a quelle del commercialista.
Lo stesso nuovo codice della crisi prevede, nella fase di composizione della crisi, non più la nomina di un singolo professionista, ma la creazione di un organismo di composizione della crisi di natura collegiale. Qui sono rappresentate varie professionalità che lavorano in sinergia per permettere all’azienda di trovare le strategie più efficaci per superare la crisi.
Questi esempi evidenziano i vantaggi del ricorso a una consulenza sinergica, dove un network di professionisti è grado di assistere l’azienda in ogni ambito e in ogni fase della sua esistenza.
Abbiamo nominato il concetto di Consulenza Sinergica: parliamo del progetto CCG e del tuo ruolo istituzionale
La consulenza sinergica sta alla base dell’intero progetto CCG.
Siamo partiti da un bisogno manifestato sempre più frequentemente dagli imprenditori: poter ricorrere a tante professionalità dialogando con un unico referente. L’iniziativa è nata da professionisti che hanno colto questi segnali e li hanno tramutati in un’organizzazione.
Un altro elemento che caratterizza CCG è la multidisciplinarità. Ho l’occasione di lavorare quotidianamente fianco a fianco con degli esperti in settori spesso lontani dal mio, in un contesto stimolante e professionale come quella della nostra nuova sede di Basaldella. E’ un’esperienza, che mi sta facendo vivere un momento di grande arricchimento professionale. I miei clienti stanno apprezzando il valore offerto dal nostro network e questo è estremamente gratificante per chi, come me, crede che il lavoro di squadra sia il modo migliore per moltiplicare i risultati.